5 marketing trends del 2019

Il 2019 partirà con novità (e conferme) dal mondo del marketing da non perdersi. Qui 5 predizioni per il nuovo anno.

Sarà l’anno che darà conferma delle evoluzioni del marketing degli ultimi anni e che le vedrà potenziarsi.
Un anno all’insegna dell’intelligenza artificiale, di dipendenti con il ruolo di brand ambassador e dei social network.

1. Intelligenza Artificiale e Chatbot

Il 2018 ha portato, come previsto nell’articolo dell’anno scorso ad una vera e proprio rivoluzione nella gestione del cliente. La nostra agenzia per esempio ha aumentato il fatturato con questi strumenti del 380% rispetto al 2017. Ma soprattutto nell’utilizzo di questi ultimi nelle campagne pubblicitarie e nella sostituzione del classico form per la raccolta dati del LEAD.

Quest’anno saranno sicuramente integrati all’interno degli ecosistemi di Google, Amazon e Apple, quindi si potrà chiedere a Siri di parlare con il Chatbot di una azienda che vende scarpe e farsi dare informazioni su taglie e colori attraverso API pubbliche condivise.

In Italia il percorso è più lungo e tortuoso, poiché per integrare al meglio un Chatbot con un servizio, per esempio permettere all’utente di un corriere espresso di essere aggiornato sullo stato della spedizione, non basta rendere il chatbot “intelligente”, bisogna anche connettere il chatbot al sistema che controlla e gestisce le spedizioni.

Essendo nel nostro paese, gli investimenti tecnologici, molto, molto, molto, molto, ma molto risicati se non inesistenti e visti con scetticità, ci vuole più tempo per vedere anche qui un evoluzione radicale.

Entro il 2022 si prevede una crescita così alta nell’utilizzo dei chatbot che si stima un risparmio in customer service di oltre 8 miliardi di dollari.

Ma ricordiamoci sempre che i chatbot non sostituiscono il lavoro umano, certo migliorano ed imparano con il tempo ma siamo ancora molto lontani da una vera IA.

 


chatbot messenger

2. Il Calo Dell’Influenza Degli Influencer

Gli influencer sono letteralmente esplosi nel 2018, ma questo 2019 inizia a vedere una saturazione enorme del mercato sui social. Corsi di Social Media a prezzi abbordabili e incapacità di distinguere un professionista da un ragazzino con la reflex, creano le difficoltà più grandi.

Se nel 2018 un’azienda doveva fare a gomitate per ottenere dei buoni risultati grazie ad un influencer, nel 2019 sarà un vero e proprio incubo. Sono letteralmente centinaia di migliaia gli influencer sui Social all’inizio dell’anno e la metà di questi non ha alle spalle nessuna esperienza in alcun settore, senza arte né parte.

Sono personaggi che hanno pagato per ottenere i risultati che hanno ottenuto in termini di numeri, non hanno idea di come targetizzare e incanalare il pubblico per vendere i prodotti delle aziende, e creano traffico che è difficile se non impossibile da monitorare. Insomma nella maggior parte dei casi: soldi buttati.

Consigliamo vivamente di investire su Influencer con alle spalle una buona agenzia di comunicazione e professionisti che possano darvi statistiche e dati certi sui possibili risultati che potrete ottenere.

Persino i più grandi nomi del giornalismo internazionale, spacciano i loro redazionali, a cifre sopra i 3000 euro (che chiamano rimborso spese e non contributo pubblicitario), per un trafiletto a fondo pagine per 7 giorni senza lo straccio di una statistica su articoli sponsorizzati del passato.

Noi abbiamo avuto più di un esperienza e proposte da famose testate giornalistiche di cui non possiamo chiaramente fare i nomi, ma sappiate che i primi 3 siti tech del mondo fanno così, quindi figuratevi uno sbarbato con un iPhone.


influencer instagram

3. Gli Invasori Vocali 

Amazon ci ha bombardato con questi maledetti Echo, Spot, Dot… Non ho voglia di cercare i nomi, sono troppi e tutti troppo costosi e inutili.

Non è una vera novità, Google e Apple ci hanno già pensato da un po’, Siri e Google Assistant sono nelle case già da un bel po’, ma siamo sicuri che molti altri cercheranno di inseguire Alexa (l’assistente vocale di Amazon) tirando fuori qualche altra inutile diavoleria.

Ma non vogliamo confondervi, noi non odiamo gli assistenti vocali, alla fine sono dei chatbot potenziati, il problema è: ma se ne ho già uno nel telefono e uno nell’orologio perchè devo averlo pure nel bagno? Come se non portassi il telefono in bagno, o in cucina.

Leggo in giro interviste di gente entusiasta di Alexa perchè può chiedere come fare la ricetta del pollo al curry… Ma se lo avesse fatto col telefono appoggiato al ripiano della cucina, non sarebbe stata la stessa cosa?

No. Non saranno un marketing trend, anche se ce la metteranno tutta, continueranno a bombardarvi di pubblicità, di offerte, ma non saranno il futuro.

Come dice Elon Musk, (forse) : la tastiera e la voce sono interfacce troppo lente per la velocità alla quale siamo abituati, il futuro sarà diverso

Non diceva proprio così, ma intendeva quello, non ha senso spendersi ancora e ancora su device fisici e altoparlanti, la tecnologia alla base (il chatbot) è il futuro, lo speaker no.

 

amazon alexa

4. Intelligenza Artificiale (artificiosa?)

L’IA sta prendendo il sopravvento, ma non quella dei chatbot, non quella di Siri o di Alexa, quelli si chiamano script, ovvero semplici diagrammi di flusso che eseguono azioni predefinite, bellissime, utilissime, ma fino ad un certo punto.

L’intelligenza artificiale comprende machine learning e reti neurali, in pratica quelle tecnologie che vi permettono di scattare foto incredibili in condizioni di luce terribili con uno smartphone.

Nel 2019 vedremo sicuramente un incremento dell’utilizzo di IA che riescono a valutare gli utenti di applicazioni, e-commerce, siti web, gestionali e pipeline di vendita e cambiare in autonomia prodotti, annunci, amici o offerte da proporgli.

Per esempio, Facebook Business sta migliorando molto il suo sistema di valutazione dell’intenzione di acquisto e conversione nei suoi strumenti per le campagne sponsorizzate, il machine learning fa miracoli, nell’ultimo trimestre 2018 abbiamo notato un miglioramento incredibile. I risultati sono evidenti, costi più bassi per una conversione, tassi di conversione più alti, ecc.

 


facebook lookalike

5. L’Anno Del Restyling Grafico

È dal lontano 30 giugno 2014, cioè dal lancio di iOS 7, che non vediamo un nuovo design del sistema operativo di iPhone. Apple è di fatto sempre stata di ispirazione per tutti i designer del mondo (quelli bravi), e sembra proprio che la nuova versione di iOS, la versione 13 sarà l’anno del restyling completo dopo ben 5 anni.

Sarà annunciata a giugno al Apple WWDC 2019 e siamo sicuri che influenzerà tutto, dai prossimi siti web, alle app e persino (come sempre) tutte le interfacce di tutti i dispositivi sul mercato.

Il lancio è in ritardo di un anno, era già in previsione per il WWDC 2018, ma per qualche motivo, è stato rimandato al 2019.

L ‘influenza è palese:  lo stile introdotto con l’ultima versione iOS 11 è un esempio che troviamo ormai ovunque, le cosìdette “cards” (le schede dell’appstore).

Quindi tenete gli occhi aperti, perché i vostri grafici avranno molto lavoro da fare per mettersi al passo. 

appstore grafica ios 11

Quali tendenze di marketing stai osservando mentre ci avviciniamo al nuovo anno? Condividile con noi!

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